Si sa, in questo ultimo periodo è iniziata una vera e propria crociata contro la plastica.
Campagne pubblicitarie, eventi, iniziative green e ora anche una tassa (plastic tax) che aumenta di 1€ al chilo il prezzo della plastica.
Peccato che il problema non sia il materiale, che oltretutto è riciclabile, ma il suo percorso tortuoso verso il riciclaggio.
Per questo motivo ecco 3 falsi miti sugli imballaggi in plastica.
“Il packaging è superfluo”: falso.
Gli imballaggi e le confezioni non sono solo ‘di bellezza’, ma servono a mantenere la qualità del prodotto. Specialmente i generi alimentari freschi (verdure, latticini o carne) durano in media dai 10 ai 25 giorni in più se confezionati.
“Il packaging spreca risorse”: falso.
Quando si dice plastica il pensiero va subito al petrolio, ma dovete sapere che solo il 4% del greggio mondiale è destinato alla produzione di plastica, di cui solo il 36% viene trasformato in imballaggi.
“Vetro e metallo sono migliori della plastica”: falso.
La plastica è un materiale riciclabile, proprio come metallo, vetro o carta. Da non sottovalutare è anche l’impatto ambientale. Facciamo un esempio: le bottiglie di vetro per l’acqua minerale sono molto più pesanti delle bottiglie in PET e il loro trasporto comporta maggiori emissioni di CO2. Durante il processo di riciclaggio, inoltre, il vetro richiede una temperatura molto più elevata per sciogliersi rispetto alla plastica.